Oltre venti milioni di partenze nel periodo compreso tra il mese di gennaio e quello di marzo 2024: il turismo in Italia tiene e continua il suo trend positivo ripreso lo scorso anno. Ma c’è di più: è record di italiani che si concedono brevi soggiorni su tutto il territorio nazionale, soprattutto in Toscana, Veneto e Lombardia.
Tra questi, ovviamente, sono compresi anche tutti coloro che soffrono di intolleranze alimentari.Numeri da capogiro se si considera che, solo la celiachia si stima che colpisca oltre l’1% della popolazione si parla quindi di milioni di turisti con esigenze speciali per la propria dieta che affollano le città d’arte, le località marittime, così come quelle di montagna e di campagna.
Ma è davvero possibile per queste persone affrontare viaggi di lavoro o divertimento in modo sicuro? Le strutture ricettive nel nostro Paese sono pronte ad accoglierli in modo sicuro ed efficiente?
Una delle sfide maggiori è proprio quella di adattare la colazione alle esigenze dietetiche di queste persone, una colazione che non sia solo sana e sicura, ma anche gustosa e in grado di appagare il palato. Sì, perché negli anni la sensibilità nei confronti di questi regimi alimentari specifici è esponenzialmente cresciuta, con una clientela sempre più esigente e attenta alla qualità dei cibi proposti e delle materie prime utilizzate, che devono essere buone oltre che sicure.
Una colazione a prova di intolleranze alimentari
Quando si ha un’intolleranza al glutine, al lattosio o ad altri alimenti, viaggiare non è mai semplice, a partire proprio dalla scelta degli alimenti da preferire a colazione.
Fortunatamente, esistono numerose alternative che permettono alle strutture ricettive di offrire una pasto mattutino sano e a prova di intolleranze, a partire proprio dalla scelta dei prodotti surgelati.
Pane, croissant, muffin, ma anche crostate e prodotti salati surgelati senza glutine e/o senza lattosio rappresentano una valida soluzione per le attività turistiche che vogliono iniziare ad offrire un servizio sicuro ma di qualità. In alternativa, è possibile usufruire delle numerose aziende e laboratori sparsi sul territorio che producono un vasto assortimento di prodotti freschi idonei e sicuri, identificati dalla dicitura “gluten free”, come previsto dalla norma Europea Reg.828/2014.
Le intolleranze come opportunità per distinguersi
Per essere certi di scegliere i prodotti giusti e di utilizzare le corrette procedure di preparazione e somministrazione di alimenti e bevande idonee per la colazione dei propri clienti celiaci, è stato creato il Programma Alimentazione Fuori Casa senza glutine (AFC).
Si tratta di una rete di ristoranti e strutture ricettive formati e informati in materia di celiachia da parte di AIC, l’Associazione Italiana Celiachia, che da 45 anni rappresenta il punto di riferimento del consumatore celiaco nel nostro Paese.
Il servizio senza glutine e, più in generale, quello dedicato alle intolleranze, rappresentano un’importante opportunità di business e un elemento differenziante dalla concorrenza, ma trattandosi diun’esigenza di salute e sicurezza alimentare, deve essere posta una particolare attenzione in termini diformazione, aggiornamento e sicurezza del cliente.
Grazie ai percorsi formativi e al supporto continuo da parte dei Tutor dell’Associazione Italiana Celiachia sparsi su tutto il territorio nazionale, infatti, le strutture del Network AFC godono di tutti gli strumenti e competenze per garantire un servizio idoneo alle esigenze alimentaridei celiaci, che possono essere facilmente estese anche ad altri tipi di intolleranze, ampliando ulteriormente la propria clientela.
Ma i benefici non finiscono qui: AIC offre grande visibilità ai locali e alle strutture che scelgono di fare parte del Programma AFC, grazie alla Guida cartacea, la prima e unica guida italiana alla ristorazione gluten-free, nota in tutto il mondo, e distribuita in più di 30.000 copie in tutta Italia, disponibile anche sul sito web celiachia.it e sulla App AIC Mobile.
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Fonte: Osservatorio Turismo Confcommercio