Perché se sei un albergo dovresti pensare seriamente di seguire corso di formazione su cucina senza glutine e celiachia? Ebbene, nonostante l’inflazione e l’instabilità legata ai conflitti in Europa e in Medio Oriente, secondo il Travel & Tourism Index 2024, recentemente pubblicato dal Forum economico mondiale, il turismo è tornato ai livelli pre-covid già dal 2023, e l’Italia ha guadagnato ben tre posizioni rispetto allo scorso anno, trovandosi, oggi, al nono posto nella top ten delle destinazioni mondiali, alle spalle di Spagna e Francia. Tuttavia, secondo una prima rilevazione congiunta Istat – Ministero del Turismo, all’interno del confortante macro dato dell’aumento di presenze turistiche per il nostro paese, occorre sottolineare due trend significativi.
- La crescita maggiore del settore extra-alberghiero rispetto all’alberghiero tradizionale. Infatti, se il settore extra-alberghiero (B&B, appartamenti a uso turistico, campeggi, agriturismi, affittacamere) registra un aumento negli arrivi del +16,9%, nel settore alberghiero classico l’incremento è più contenuto, con un +11,5%.
- Il ritorno del turismo straniero in misura prevalente rispetto al turismo domestico (il trend del turismo italiano era emerso durante il periodo post-pandemico, ed è tuttora dominante nelle regioni del Sud-Italia, ad eccezione della Campania).
In un quadro complesso com’è quello turistico odierno, interessato sempre di più anche dalle proteste di chi vive nelle città più visitate, contro il cosiddetto overtourism, probabilmentepuntare su: turismo di nicchia, accoglienza di qualità, eccellenza del servizio, sono, per il settore alberghiero classico, le coordinate per impostare una strategia sana e di lungo periodo.
In Italia, questo non può che includere un’offerta enogastronomica di altissimo livello. Un’eccellenza tale non solo per la qualità delle materie prime, delle preparazioni e del servizio, ma anche per la capacità di abbattere qualsiasi barriera alimentare, offrendo lo stesso livello di servizio a prescindere dallo stile o dall’esigenza alimentare della clientela: celiachia, altre intolleranze, esigenze dietetiche specifiche, dieta vegana o vegetariana.
Essendo non una moda alimentare, ma una vera e propria cura, l’unica terapia per convivere con la celiachia, il senza glutine può essere il punto di partenza per creare, nella propria struttura ricettiva, una cultura dell’accoglienza oltre ogni barriera alimentare. Sia perché in Italia le strutture ricettive hanno la possibilità di affidarsi all’ultraventennale programma AFC dell’Associazione Italiana Celiachia; sia perché imparare a gestire il servizio gluten free funziona da apripista nei confronti di altri tipi di intolleranze. Sì perché le regole e gli standard relativi al servizio senza glutine si applicano e si adattano facilmente ad altri tipi di free from (intolleranza al lattosio, nichel, etc.).
Per chi non lo sapesse, il programma AFC, che sta per Alimentazione Fuori Casa senza glutine, è un percorso di formazione, consulenza e promozione delle strutture ricettive e ristorative che intendono offrire un servizio idoneo e sicuro per le persone celiache. Si tratta di un’autentica eccellenza made in Italy che sta facendo scuola all’estero. E, a proposito di estero, fra gli strumenti di visibilità e promozione, non possiamo non citare, in questa sede, la versione Welcome della App AIC Mobile, che permette ai turisti stranieri che cercano strutture con servizio gluten free, di geolocalizzare e vedere in tempo reale tutte le strutture del network AFC. Per dare un’idea della visibilità offerta da questa app, nel 2023 i turisti che hanno usato Welcome – App AIC Mobile sono stati circa 4000. Mentre solo nel mese di maggio 2024 Welcome – AIC Mobile è stata scaricata centinaia di volte, con in testa turisti da Stati Uniti, Germania e Regno Unito.
Per approfondire e aderire vai alla sezione dedicata al programma AFC dell’Associazione Italiana Celiachia.
