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Affitti Brevi: oltre 190.000 strutture hanno già ottenuto il CIN. Un passo avanti nella trasparenza del settore ricettivo

Affitti Brevi: oltre 190.000 strutture hanno già ottenuto il CIN. Un passo avanti nella trasparenza del settore ricettivo

A quasi un mese dall’introduzione del Codice Identificativo Nazionale (CIN), il Ministero del Turismo registra un’adesione significativa delle strutture ricettive. Oltre 190.000 richieste già approvate e più di 500.000 aziende censite nella Banca Dati.

Il settore degli affitti brevi in Italia segna un’importante svolta verso la trasparenza e la legalità con l’introduzione del Codice Identificativo Nazionale (CIN), obbligatorio per tutte le strutture ricettive. Secondo i dati diffusi dal Ministero del Turismo, sono già oltre 190.000 le strutture che hanno richiesto e ottenuto il CIN attraverso la piattaforma digitale del Ministero, a solo un mese dall’avvio dell’iniziativa.

Un numero che riflette l’efficacia delle nuove disposizioni, ma che va oltre: il Ministro del Turismo, Daniela Santanchè, ha evidenziato come la Banca Dati Strutture Ricettive (BDSR), su cui vengono registrate le strutture che richiedono il CIN, abbia raggiunto quota 500.000 realtà censite. “Questo traguardo rappresenta la vera mappatura del settore,” ha sottolineato il Ministro, “e include anche le aziende che in precedenza non erano censite, portando alla luce il sommerso e facilitando la lotta all’illegalità.”

Il CIN, oltre a rappresentare uno strumento di regolamentazione e trasparenza, ha infatti permesso di far emergere molte nuove imprese che operavano senza registrazione ufficiale, contribuendo così a delineare un quadro più chiaro e completo del comparto ricettivo italiano. “La trasparenza è uno degli obiettivi prioritari del nuovo quadro normativo,” ha aggiunto Santanchè.

Per facilitare l’adeguamento alle nuove disposizioni, il Ministero del Turismo sta valutando la possibilità di prorogare a gennaio 2025 i termini per ottenere il CIN. Questo intervento mira a supportare le strutture nel processo di transizione, evitando il rischio di sanzioni e garantendo che tutte le attività possano operare in conformità con le nuove normative.

L’iniziativa del CIN rappresenta quindi un passo importante verso un mercato degli affitti brevi più regolamentato e sicuro, dove la trasparenza diventa un valore fondamentale per lo sviluppo e la competitività del settore.

📢 Se la tua struttura non ha ancora richiesto il CIN, visita la piattaforma digitale del Ministero del Turismo e regolarizza la tua attività entro i termini previsti.